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DIRITTI DEI CONVIVENTILo Studio assiste in Tribunale le persone non coniugate (cioè i conviventi) con figli che intendono iniziare le pratiche per l'affidamento e il mantenimento dei figli.
Per convivenza more uxorio si intende la famiglia di fatto, cioè l'unione spirituale e materiale tra due persone, non fondata sul matrimonio. Questo significa che le persone che convivono non sono tenute a rispettare, come accade per i coniugi, degli obblighi ben specifici; infatti, mentre i coniugi che non vanno più d'accordo devono rivolgersi al tribunale per separarsi, i conviventi possono porre fine alla relazione da un giorno ad un altro senza per questo interpellare un giudice. Discorso a parte va fatto per i figli nati da queste relazioni, non esistendo più distinzione tra figli legittimi (cioè nati all'interno del matrimonio) e figli naturali (cioè nati da persone non sposate) la tutela dei loro diritti e' identica. E' necessario, quindi, rivolgersi al Tribunale per regolamentare le questioni relative all'affidamento e al mantenimento dei figli nati da una relazione di fatto. Per questa ragione il nostro studio può assistervi con professionalità e competenza in ogni fase del percorso necessario per raggiungere l'accordo sulle questioni riguardanti i figli,anche attraverso sedute di mediazione e consulenza. Dunque, sia che finisca un matrimonio sia che finisca una convivenza i figli devono sempre essere tutelati e devono mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con il genitore non affidatario e con tutti i parenti di entrambi i rami genitoriali. I professionisti dello studio si occuperanno,quindi, di far comprendere alle coppie quanto sia importante la loro collaborazione nel percorso educativo dei figli, perché anche se una famiglia si spacca i rapporti genitori-figli devono continuare anche con dinamiche nuove e diverse.
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