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Come evitare le liti tra gli eredi e le spese del notaio

10/2/2016

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Come abbiamo anticipato nel precedente articolo, una delle soluzioni preferibili per evitare litigi tra gli eredi al momento della spartizione dei beni del defunto è la “divisione del testatore”, prevista dall’ art. 734 del codice civile.

Con la divisione del testatore, infatti, chi fa il testamento indica direttamente le persone che intende nominare eredi e precisa quali beni assegna a ciascuno di loro.
In questo modo, quando si aprirà la successione, ciascuno degli eredi istituiti nel testamento avrà il diritto di accettare l’eredità ed acquisterà automaticamente i beni che il testatore gli aveva assegnato.

Il vantaggio dunque sta proprio nell’immediato acquisto dei beni ereditari da parte degli eredi; si “salta” la comunione ereditaria e non sarà neppure necessario bussare alla porta del Notaio per stipulare l’atto divisione.

Come abbiamo già spiegato negli articoli precedenti, il testamento potrà anche essere scritto di proprio pugno dal testatore  (cd. testamento olografo) senza alcuna spesa, ferma restando comunque l’opportunità di rivolgersi ad un professionista per essere certi di non incorrere in errori e nullità.

A titolo di esempio, chi volesse far da sé potrebbe scrivere di proprio pugno il testamento (con l’indicazione della data e la firma alla fine) ed utilizzare le seguenti formule:

“Istituisco eredi universali, in quote uguali, mia moglie Tizia ed i miei due figli, Primo e Secondo. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 734 primo comma del codice civile così divido tra loro il mio patrimonio:

1)      a  Tizia attribuisco in proprietà esclusiva la nostra casa di abitazione in Genova Via­­­­­­­­­­­­­­­­__________, tutti i titoli di stato, le obbligazioni ed il contante;

2)     a  Caio attribuisco in proprietà esclusiva la casa di Amalfi;

3)     a  Sempronio attribuisco in proprietà esclusiva la villa di Ischia.

Nel caso in cui, all’apertura della mia successione, i suddetti beni fossero insufficienti, in termini di valore, a formare le rispettive quote ereditarie, dispongo che siano effettuati dei conguagli in denaro. Tali conguagli dovranno essere effettuati con somme di denaro, a carico dell’eredità ed a favore dell’erede o degli eredi, la cui quota necessiti di integrazione”.
​
Con l'aiuto di un buon avvocato si può velocemente stipulare un testamento olografo che possa evitare la perdita di tempo e di soldi di una divisione tra eredi.

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Eredità, come premiare il figlio preferito

22/12/2015

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IL LEGATO TESTAMENTARIO PER EVITARE I LITIGI TRA GLI EREDI

Che cosa è un legato?
Il legato è una disposizione contenuta nel testamento, mediante la quale chi fa testamento attribuisce a un determinato soggetto (detto “legatario” oppure “onorato”) un bene o un diritto avente carattere patrimoniale.
  • Ad esempio, il Signor Rossi può scrivere il proprio testamento olografo in cui istituisce erede il figlio e lascia atitolo di legato all’amico Giovanni una somma di denaro od un gioiello o un altro bene/diritto.Il legato è autonomo e distinto rispetto alla istituzione di erede; infatti mentre chi è chiamato come erede acquista i beni ereditari solo dopo aver accettato l’eredità ( con accettazione espressa o tacita), il legatario invece acquista immediatamente il bene/diritto che gli è stato attribuito.

  • Nell’esempio di sopra, quindi, Giovanni diventa immediatamente proprietario della somma di denaro o del gioiello etc. non appena si apre la successione, senza che debba accettare.

Come suggerisce anche il buon senso, è ovvio che il legato non potrà essere un peso o un debito; in genere il legato arricchisce il legatario e per questa ragione non deve essere accettato ma viene automaticamente acquistato; eccezionalmente però il legato può non arricchire il legatario ma attribuirgli un diritto che già gli spettava.
  • Nel nostro esempio, se il Signor Rossi è debitore di 500 euro nei confronti dell’amico Giovanni, nel testamento potrebbe fare a Giovanni un legato della medesima somma di 500 euro menzionando espressamente il credito (vedi art. 659 c.c.); in tal caso Giovanni “si arricchisce” di 500 euro, ma, evidentemente, non si tratta di un vero arricchimento; Giovanni, potrà così ottenere la somma di denaro pari a 500 euro a titolo di legatario senza dover agire legalmente come creditore.

Come usare il legato per premiare un erede ed evitare liti tra gli eredi e costosi processi?

In determinati casi il testatore potrebbe avere il desiderio di “premiare” uno degli eredi attribuendogli direttamente un determinato bene. Per raggiungere questo scopo il testatore ha la facoltà di istituire gli eredi e disporre che un determinato bene sia attribuito ad uno di essi a titolo di legato; in tal modo la medesima persona si troverebbe immediatamente titolare del bene a titolo di legato ed in più avrebbe anche il diritto di accettare o rinunciare all’eredità.
  • Il Signor Rossi ad esempio potrebbe istituire eredi universali i figli e la moglie (che sono peraltro legittimari) e premiare uno di loro attribuendogli un bene determinato in piena proprietà (l’ appartamento al mare, un gioiello, una somma di denaro etc.) a titolo di legato, gravante sulla quota disponibile.

L’ uso del legato testamentario, così come la “divisione del testatore”, di cui parleremo nel prossimo articolo, costituiscono in definitiva un utilissimo strumento per chi vuole evitare litigi tra gli eredi; infatti capita (troppo) frequentemente che in sede di divisione dei beni ereditari non si riesca a trovare un accordo e che gli eredi, talvolta per capriccio, altre volte perché mal consigliati, inizino delle cause in Tribunale lunghe e costose. Con il legato e la divisione del testatore invece si “salta” la comunione ereditaria ed i beni, già all’apertura della successione, sono direttamente attribuiti in proprietà ai soggetti indicati dal testatore.


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