
Tutte le decisioni pattuite nell'atto di separazione riguardanti i rapporti personali con l'ex coniuge (come ad esempio l'affidamento dei figli e le questioni patrimoniali) possono essere modificate in qualsiasi momento. Come? Il procedimento non è così complesso come può sembrare.
Per chiedere al Giudice di modificare gli accordi pattuiti al momento della separazione basta presentare dei motivi giustificati in Tribunale. Le ragioni che posso portare alla modifica degli accordi di separazione devono sottolineare dei cambiamenti di fatto e di diritto rilevanti rispetto a quelli considerati al momento della separazione giudiziale o consensuale.
Facciamo qualche esempio:
hai appena ricevuto una promozione e un incremento dello stipendio? Il tuo ex coniuge potrebbe chiederti di aumentare in proporzione l'assegno di mantenimento che era stato precedentemente pattuito. Al contrario, invece, se hai perso il lavoro o se ti è stato diminuito lo stipendio, sarai tu a poter chiedere la diminuzione dell'assegno di mantenimento da versare al tuo ex coniuge;
se durante l'atto di separazione, il tuo ex coniuge non ha chiesto l'assegno di mantenimento, potrebbe chiederlo a seguito della perdita di lavoro, del taglio dello stipendio o di altri motivi validi;
nel caso in cui fossero coinvolti dei figli minori, il genitore non collocatario che ha diritto a vederli in giorni prestabiliti potrebbe richiedere l'assegno l'aumento o la riduzione dei periodi e delle tempistiche di visita nel caso in cui traslocasse all'estero o molto lontano dalla residenza dei figli.
Per modificare le condizioni di separazione è necessaria l'assistenza di un avvocato che faccia ricorso secondo le norme previste dal'art. 710 c.p.c. al Presidente del Tribunale . Una volta accertati i motivi di modifica proposti, il Tribunale emette un decreto motivato impugnabile con reclamo alla Corte d'Appello e attiva le procedure necessarie per revisionare l'atto di separazione.